giovedì 3 maggio 2007

partner bugiardo



E' anche la nostra società a non essere adatta alla monogamia, sottolinea Giacomo Dacquino, psicologo e psichiatra, docente universitario di Torino. "Il tradimento coniugale è diventato un bene di largo consumo anche nel nostro Paese, tradizionalmente molto "casto" sotto il profilo del matrimonio e dei rapporti di coppia in generale", prosegue l'esperto. "I costumi sono cambiati al punto da aver reso l'adulterio il peccato più confessato dagli italiani, quello che supera tutte le altre trasgressioni erotiche". E in fondo il partner assolutamente fedele e le storie d'amore a prova di tradimento non esistono, perché tutti tradiamo con il pensiero, tutti abbiamo l'istinto di "rapina" e quindi desideriamo relazioni "extra", almeno con la fantasia. E' una questione di scelte. Ma perché dal desiderio si passi all'azione è necessario che nella coppia scatti un meccanismo preciso, quello del disamoramento. "Prima che il tradimento si consumi, molto di frequente si crea il silenzio affettivo e sessuale, e prima ancora la perdita di fiducia, la disistima, l'indifferenza o l'intolleranza", sostiene Dacquino, affermando inoltre che se c'è l'amore non si pensa proprio a tradire, si prova solo il "piacere della fedeltà". "Può darsi che l'impulso all'adulterio abbia anche un fondamento genetico", conclude lo psichiatra, "ma le ipotesi, poiché solo di ipotesi si tratta, esposte da Helen Fisher e da Robin Backer circa le radici biologiche dell'infedeltà, non devono far credere che quanto è scritto nei geni sia del tutto incontrollabile. La fedeltà è una scelta volontaria, ma si deve essere allenati al dominio di sé, al duro lavoro quotidiano fatto di chiarimenti, sublimazioni e inevitabili mediazioni". Se è vero che infedeli si nasce, fedeli si diventa.
Tratto dalla testata Newton- - Rizzoli rcs – e da tredimento.net

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